Con il nuovo articolo 8 comma 1-bis della legge 3/2012 viene stabilito chiaramente che il piano può prevedere la falcidia del credito alla restituzione del finanziamento vantato dalla banca.
Con il nuovo articolo 8 comma 1-bis della legge 3/2012 viene stabilito chiaramente che il piano può prevedere la falcidia del credito alla restituzione del finanziamento vantato dalla banca.
Con il D.L. 118/2021 è prevista l’assimilazione dell’imprenditore agricolo agli altri imprenditori divenendo anch’esso fallibile quando supera i limiti previsti dall’articolo 1 della legge fallimentare, rimanendo non fallibile “sotto soglia” dove rimane assoggettabile alla Legge 3/2012.
È in via di costituzione una commissione ministeriale con il compito di rivedere le varie fattispecie di bancarotta poiché si rende necessario adeguare le norme e renderle funzionali secondo il Nuovo codice della crisi d’impresa.
La Cassazione (sentenza 26244/2021) ha revocato il compenso ricevuto dal liquidatore che era a conoscenza dello stato di crisi dell’impresa poiché aveva consapevolmente sottratto attivo dalla procedura di liquidazione.
DL 24 agosto/2021 n. 118 riguardante il Nuovo codice sulla crisi d’impresa: la transazione dei debiti col fisco non cancella il reato penale.
Approda in Gazzetta Ufficiale il D.L. n. 118/2021, che rinvia al 16 maggio 2022 l’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza fornendo, al contempo, agli imprenditori in difficoltà ulteriori strumenti, efficaci e meno onerosi, per il risanamento delle attività che rischiano di uscire dal mercato. Mentre si stabilisce al 31 dicembre 2023...
In base a quanto riportato dall’Osservatorio CRIBIS i tassi di default delle imprese registrano un miglioramento si attestano sotto la soglia del 3% grazie agli interventi di sostegno e alle moratorie.
Oggi all’esame del Consiglio dei Ministri il DL che rinvia l’entrata in vigore del Codice della Crisi al 15 maggio 2022 ed introduce, a partire dal 15 novembre prossimo, la procedura di composizione negoziata della crisi meno onerosa e più strutturata di quella prevista dal Codice oggetto di rinvio.
Nel 2022 più di 371mila imprese non fallibili potrebbe trovarsi in grave difficoltà, con il rischio di lasciare a casa 445mila lavoratori. Questa stima emerge dall’«Indagine sull’impatto della pandemia sulle imprese non fallibili» fatta dalla Fondazione nazionale dei commercialisti. Un numero impressionante, il 29,3% dei soggetti non fallibili in attività, che in tutto sono 1,27...
Rinviata l’entrata in vigore della riforma prevista per settembre, in modo da tenere conto delle indicazioni provenienti dalla direttiva Ue 2019/1023, per evitare un’adozione a tappe della nuova disciplina.